il PROFUMO del SOGNO
"Chi ha paura di sognare è destinato a morire"-Bob Marley
"Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti,in lui,superano i sogni"-Einstein
"L'inconscio ci comunica coi sogni frammenti di verità sepolte"-Battiato
"I profumi sono dei potenti maghi che possono trasportarvi attraverso gli anni che avete vissuto"-Kreller
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15.12.2013 00:16Inaugurazione del sito
15.12.2013 00:15Tag
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Io son nero di amore, né fanciullo né usignolo, tutto intero come un fiore, desidero senza desiderio. Mi sono alzato tra le viole, mentre albeggiava,cantando un canto dimenticato nella notte uguale. Mi son detto: «Narciso!», e uno spirito col mio viso oscurava l’erba al chiarore dei suoi ricci----P.P. Pasolini
- Jo i soj na viola e un aunàr,
- il scur e il pàlit ta la ciar.
- I olmi cu'l me vuli legri
- l'aunàr dal me stomi amàr
- e dai me ris ch'a lusin pegris
- in tal soreli dal seàl.
- Jo i soj na viola e un aunàr,
- il neri e il rosa ta la ciar.
- E i vuardi la viola ch'a lus
- greva e dolisiosa tal clar
- da la me siera di vilút
- sot da l'ombrena di un moràr.
- Jo i soj na viola e un aunàr,
- il sec e il mòrbit ta la ciar
- La viola a intorgolèa il so lun
- tínar tai flancs durs da l'aunàr
- e a si spièglin ta l'azúr fun
- da l'aga dal me còur avàr.
- Jo i soj na viola e un aunàr,
- il frèit e il clípit ta la ciar
Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. Poiché gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi al profumo.
(Patrick Süskind)
Nulla sveglia un ricordo quanto un odore.
(Victor Hugo)
La felicità è il profumo dell’anima.
(Romain Rolland)
Qual è l’odore del sacro?
Bruciato, affumicato: dall’incenso alle resine, alla cenere.
Quello dell’amore carnale?
Il cumino, la nota più vicina alla pelle umana. Non so se è carnale perché non credo ci siano odori afrodisiaci, ci sono individui afrodisiaci che si profumano.
E il profumo dell’amante?
Dipende dall’amante. E poi quando si ama si accetta tutto, anche gli odori particolari e sgradevoli che si fondono con la persona amata… L’amore trasforma davvero tutto!
La bellezza salverà il mondo, come affermava Dostoijevskiy?
Non lo so, ma sicuramente salva l’Italia! Nel vostro paese la bellezza è una dimensione così totalizzante che i problemi passano in secondo piano. Però non so definire che cosa sia bello, per me è un mistero.
In un profumo la bellezza è armonia?
È armonia e disarmonia, è una successione di sensi. E poi il profumo è organico, le molecole sono vive, soprattutto se sono naturali: diventano più mutevoli e reattive.
(Serge Lutens)
I profumi sono costituiti da una miscela a base di alcool o sostanze oleose con sostanze odorose.
Queste ultime sono composti puri o miscele in grado di stimolare il senso dell’olfatto e dotate di un odore più o meno forte che può essere di tipo aromatico, alla frutta, ai fiori ecc. Esistono molte essenze naturali o sintetiche che vengono utilizzate in combinazioni appropriate per la preparazione di determinate profumazioni fondamentali. Tali mescolanze di essenze, che vengono poi usate per l’ottenimento di profumi sono denominate “oli essenziali”. La gran parte dei profumi di origine naturale è trae origine dal mondo vegetale: delle centinaia di migliaia di specie di pianti esistenti circa 1700 contengono sostanze odorose sotto forma di oli essenziali, resine o balsami. Le sostanze di origine animale usate nei profumi, sono infatti pochissime: ambra (dal capodoglio), muschio (dal bue muschiato), zibetto (dallo zibetto), castoreum (dal castoro). Tutti i profumi di origine animale sono costosissimi o per la difficoltà di estrazione o per la rarità dell’animale. Le essenze vegetali vengono ottenute da corteccia, fiori, foglie, radici o altre parti vegetali per estrazione, spremitura o distillazione in corrente di vapore. Attualmente la maggior parte delle sostanze odorose usate nei profumi ha origine sintetica e possono essere o sostanze caratterizzate da una profumazione simile a quella di origine naturale o di entità olfattive del tutto nuove che non si riscontrano in nessuna sostanza naturale. Un profumo è generalmente costituito da tre parti:
- Testa: è costituita da sostanze odorose leggere, chiare e frizzanti che, a causa della loro elevata volatilità, vengono subito percepite. Si usano soprattutto aromi freschi come essenze agrumate a cui spesso vengono addizionati aldeidi alifatiche, profumi di foglie o aromi di frutta
- Corpo: è costituito da sostanze odorose moderatamente volatili, per lo più estratte da fiori, che conferiscono al profumo calore e vita. Il corpo è il solido nucleo olfattivo intorno al quale è stato costruito il profumo e che conferisce una vera identità allo stesso determinandone, fra l’altro, anche il valore economico. L’evaporazione della nota fondamentale deve essere armoniosa, omogenea e deve prolungarsi per molte ore, attenuandosi senza, tuttavia, perdere la sua riconoscibilità
- Fondo o base: è la parte fondamentale del profumo e ne determina il carattere. Si usano per la sua composizione sostanze odorose poco volatili e con buona persistenza.
Tali parti fondamentali possono essere legate tra loro tramite i cosiddetti adiuvanti che servono a rendere continuo il processo di liberazione delle sostanze odorose. Tra gli adiuvanti occupano una posizione speciale quelli che, in piccole quantità sono in grado di orientare la profumazione complessiva senza far risaltare il loro profumo come aldeidi, estratti di spezie, olio di incenso. Nella preparazione dei profumi si distingue tracostruzione lineare e complessa: nella costruzione lineare si mescolano in rapporti ben definiti sostanze odorose e oli essenziali, mentre in quella complessa vengono miscelati profumi di base, costituiti da molti componenti singoli e già in sé completi di testa, corpo e fondo. La costruzione complessa consente una miglior “rotondità” del profumo risultante rispetto a quella ottenibile mediante aggiunte successive di singoli componenti.
Le profumazioni simili a odori naturali cercano di riprodurre un determinato odore naturale mescolando opportune sostanze sintetiche. Un importante sottogruppo è costituito dalle profumazioni di fiori. Esse riproducono l’odore di determinati fiori senza che sia presente la sostanza odorosa naturale corrispondente, mediante la combinazione di molte altre sostanze. Vi sono poi le profumazioni di fantasia che si distaccano dagli aromi presenti in natura e sono creazioni dei produttori di profumo. Si hanno così profumazioni aspre, dolci, fresche, speziate, balsamiche, orientali. Le combinazioni di fantasia possono presentare le seguenti note odorose, in modo prevalente o secondario:
Profumazioni di tipo aldeidico. Si tratta di preparati caratterizzati da un profumo intenso, fresco e fruttato, di aldeidi per lo più in miscela con un numero di atomi di carbonio compreso tra 6 e 12 come quelle presenti nelle essenze ricavate dalle bucce degli agrumi. I profumi aldeidici di tipo floreale hanno odori di rosa o di mughetto. I profumi aldeidici di tipo floreale e legnoso hanno un odore più profondo in quanto contengono, in aggiunta, sostanze con profumazioni legnose, animali e balsamiche.
Profumazioni verdi. Questi aromi sono leggeri, freschi e hanno profumo di foglie, erbe, prato bosco ecc. Gli aromi verdi sono in genere freschi e aspri; tali caratteristiche vengono ottenute per aggiunta, ad esempio di aldeidi e dei corrispondenti alcoli, di esanolo ed esenolo o dei loro esteri.
Profumi agli agrumi. Sono costituiti in massima parte dagli oli essenziali estratti dagli agrumi. Quelli classici non presentano fissatori e sono pertanto molto volatili. Sono presenti nelle classiche acque di Colonia che, infatti, hanno una funzione prevalentemente rinfrescante. Esistono anche profumi agli agrumi contenenti fissatori come i profumi di legno o di erbe aromatiche che conferiscono una sfumatura aspro-amara.
Profumazioni alla lavanda. Esistono in molte formulazioni e costituiscono la parte prevalente delle “acque di lavanda”. Queste ultime hanno un odore freddo, rinfrescante e ben coprente.
Profumazioni di fiori. Profumi costituiti da una ben determinata fragranza di fiore sono poco usuali; si preparano prevalentemente, infatti, prodotti con una data fragranza floreale costituiti da parecchie singole profumazioni. A titolo di esempio si riportano alcune tipiche composizioni di base con profumazioni di un singolo fiore:
- Gelsomino: acetato di benzile, aldeide α-amilcinnamica, aldeide α-esilcinnamica, indolo, estratto assoluto di gelsomino
- Rosa: alcol feniletilico, geraniolo, citronellolo, essenza di rosa
- Mughetto: idrossicitronellale, aldeide p-tert-butil-α-metilidrossicinnamica, 4-(4′-idrossi-4′metilpentil)-cicloesen-3-carbossialdeide
L’aggiunta di ulteriori profumazioni permette di ottenere profumi con fragranze fresche e fruttate come ribes, ananas o mela, fresche e floreali cioè sportive, fredde o aspre, dolci e floreali
Profumazioni al muschio (Chypre) Caratteristica comune a tutte queste profumazioni è l’impiego dell’estratto del muschio di quercia, usato da solo o insieme con basi al muschio contenenti una elevata percentuale di olio di bergamotto. I prodotti “classici” sono quelli combinati con profumazioni di erbe, di radici, di pino, di cuoio, di tabacco, orientali, ecc. La presenza di essenze floreali o animali rendono le profumazioni al muschio più intense e pesanti mentre l’aggiunta di essenze di garofano o di ambra le rende dolci e speziate, nobili e molto persistenti.
Profumazioni alla felce ( Fougère) Sono strettamente collegate con quelle al muschio, in quanto l’essenza di base contiene estratto di muschio di quercia, cumarina, profumazioni alla lavanda e olio di bergamotto. Il prodotto classico ha profumo fresco e aspro, mentre quelli più attuali hanno profumo dolce e floreale ottenuto con fragranze di legno, di fiori o di animali.
Profumazioni alle spezie e orientali. Oltre a una base di fragranze di spezie combinate opportunamente a sostanze odorose sintetiche, questi prodotti contengono anche singole essenze o estratti di spezie, come ad esempio timo, noce moscata, cannella, garofano, zenzero, maggiorana, cardamono e coriandolo. L’amalgama e il fissaggio si effettuano, a seconda del carattere da impartire al profumo con l’impiego di profumazioni di legno, al muschio, alla felce, di cuoio, ambra, agrumi, tabacco, o floreali. Se le profumazioni alle spezie vengono combinate con profumazioni pesanti, dolci, balsamiche o animali, si ottengono le cosiddette profumazioni orientali con diverse sfumature: dolce, di erbe orientali con carattere prevalente di garofano o vainiglia, o profondo, di ambra e muschio.
Profumazioni al legno. In queste composizioni di fantasia prevale la fragranza di legni, per lo più esotici, compresa corteccia e radice. Le profumazioni al legno possono risultare fresche e aspre, amare, ma anche calde per miscelazione con note balsamiche (incenso) o animali. A queste profumazioni possono venir aggiunti inoltre essenza di cedro e derivati, olio di sandalo e derivati, olio di Vetiver e derivati con fragranza dolce di legno, olio Patchouli dal caratteristico profumo di erbe quasi canforato, cumarina, essenze agrumarie, betulla
Profumazioni al tabacco. Si tratta di composizioni di fantasia che riproducono in parte la fragranza dei fiori di tabacco e in parte l’aroma del tabacco fermentato. Ne esistono molte varianti, in alcume delle quali il gusto di tabacco non è quasi percepibile: alcune composizioni sono dolci, pesanti, con odore di miele, più o meno speziate e combinate con una leggera profumazione di cuoio; altri motivi sono freschi e aspri con odore di spezie e di erbe. In genere non contengono affatto estratti dalle foglie di tabacco, ma nella loro formulazione si usano cumarina, estratto di Tonka, profumazioni al miele, al legno, aldeidiche
Profumazioni al cuoio. Ricordano l’odore dei prodotti in cuoio e vengono usati diverse basi al cuoio o al cuoio di Russia, oltre a estratti di cuoio conciati. Anche a questi preparati può essere conferito un tono fresco mediante l’aggiunta di essenze agrumarie, speziato mediante estratti di spezie di pepe o di noce moscata, o dolciastro mediante ambra o altre basi animali.
Quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà.